AUDIRR (Automazione, diritto e responsabilità)

Individuare, anche in prospettiva comparata e de jure condendo, le tecniche di incriminazione più efficaci per garantire una effettiva protezione del patrimonio di fronte alle più gravi forme di criminalità patrimoniale poste in essere mediante mezzi informatici e stabilire la loro compatibilità con i fondamentali principi penalistici di materialità, offensività e proporzionalità di rango costituzionale e convenzionale, nonché con i diritti costituzionalmente protetti (riservatezza, diritto all’accesso ai dati, alle informazioni e alla difesa, diritto alla libertà di iniziativa economica e nei commerci, ecc.). In primo luogo, si analizzerà, sulla base dei più recenti ed autorevoli studi empirico-criminologici, il tasso d’incidenza dei reati contro il patrimonio commessi su Internet e si verificheranno le nuove modalità di commissione dei delitti contro il patrimonio online. In secondo luogo, si analizzerà se le fattispecie già esistenti nel nostro ordinamento giuridico siano adeguate a reprimere le nuove condotte lesive del patrimonio altrui. A tal fine la normativa penale italiana verrà confrontata, sulla base di una indagine comparata, con quella dei sistemi di civil-law e di common-law più avanzati nel contrasto al cybercrime.

Determinare i profili di legalità ed illegalità internazionale delle operazioni militari condotte con droni armati ad elevata automazione, nonché i presupposti della responsabilità internazionale degli Stati nell’impiego non autorizzato di tali tecnologie belliche, con particolare riferimento all’attribuzione e all’imputabilità della condotta illecita. Nello specifico, si valuterà, in primo luogo, se l’utilizzo dei droni armati nel corso di un conflitto armato rispetti le norme internazionali esistenti ed in specie il diritto internazionale umanitario. In secondo luogo, si stabilirà, alla luce del quadro normativo vigente, la legalità delle operazioni di “polizia internazionale” condotte sul territorio di un altro Stato, in assenza di un conflitto armato. In conclusione, si determinerà se i processi decisionali automatizzati siano in grado di interrompere il nesso di riconducibilità della condotta illecita allo Stato, specialmente in caso di errori di sistema ed accertare altresì se la responsabilità per le offese ed i danni arrecati mediante l’utilizzo dei droni possa essere attribuita, in tutto o in parte, ai programmatori e ai produttori dei software e degli algoritmi che determinano il funzionamento delle moderne tecnologie belliche.

Verificare i principali problemi giuridico-penali connessi con l’impiego dei c.d. Algorithmic Decision Systems (ADS). Nello specifico, l’attività di ricerca è finalizzata in primo luogo alla ricostruzione della struttura, del funzionamento e dell’utilizzo che viene oggi fatto dei c.d. ADS, analizzando i benefici e i rischi connessi al loro impiego, contemplando altresì le posizioni dei diversi stakeholders coinvolti nei processi di programmazione, produzione e utilizzo. Una volta ricostruiti i diversi approcci che l’ordinamento giuridico può assumere in caso di situazioni di danno ed in specie di offese di beni giuridici riconducibili all’azione automatica dei menzionati sistemi algoritmici, verranno circoscritti i singoli campi di applicazione dei c.d. ADS nel Cyberspace (con particolare riguardo all’influenza che gli stessi assumono nelle condotte poste in essere dagli Internet Service Provider), nei mercati finanziari, nella giustizia penale.